Argento Colloidale - Silver Water

Un prezioso aiuto per l’organismo che crea una barriera contro batteri e funghi.

Descrizione

Un prezioso aiuto per l’organismo che crea una barriera contro batteri e funghi.

 

L’Argento Colloidale è una sospensione di particelle di Argento in acqua deionizzata. Da secoli l’Argento Colloidale è noto per le sue potenti capacità protettive riequilibranti e di barriera antimicrobica può risultare utile per il mantenimento della normale funzionalità delle mucose dell’organismo e per contrastare diffusi e fastidiosi disturbi.

 

L’Argento Colloidale Vonderweid non è di importazione, ma viene bensì prodotto nei nostri laboratori da più 10 anni.

Categoria

Dispositivo Medico

Formato

Flacone in PET da 100 ML con SPRAY, Flacone in vetro da 100 ML con CONTAGOCCE, Flacone in vetro da 250 ML (RICARICA), Flacone in vetro da 500 ML (RICARICA)

Ingredienti

Argento Colloidale, Acqua Bidistillata

Concentrazione

20 PPM

Guardando indietro nella storia dell’uomo, l’utilizzo dell’argento viene documentato per la prima volta nella medicina cinese 7000 anni fa e, successivamente, anche dagli Egizi, dai Romani, dai Persiani e dagli Indiani 2500 anni prima di Cristo. Già allora ci si rese conto che con l’aiuto di contenitori d’argento l’acqua restava potabile molto più a lungo rispetto a quella conservata in contenitori di altro materiale.

X secolo. I primi utilizzi consapevoli in medicina furono descritti nella fondamentale opera del Sufi Gabir Ibn Hayyn, considerato il più grande alchimista musulmano e, da alcuni, considerato il fautore del passaggio dall’alchimia alla chimica. Verso la fine del secolo anche il medico e filosofo Avicenna, padre della “medicina moderna”, la cosiddetta Yunani (ossia quella di tradizione greco-araba, fondata dai capiscuola Ippocrate e Galeno), comincia ad avvalersi di questo prezioso metallo per guarire i suoi pazienti.

XIV secolo.  Konrad von Megenberg, filosofo e teologo tedesco (famoso per il suo libro “Buch der Natur” del 1349), descrive l’uso che fa dell’argento per curare casi di tosse cronica, pruriti ed emorroidi.

1820. Il medico tedesco fondatore dell’omeopatia, Samuel Hahnemann riconosce i meriti del “Argentum Metallicum” in forma colloidale come “utile medicinale”.

1869. Il naturalista Ravelin studia e riconosce il potere antibiotico dell’argento anche a bassissimi dosaggi.

1881.  Il ginecologo Carl Sigmund Franz Crede introduce la profilassi neonatale contro una precoce forma di congiuntivite che portava alla cecità. Ancora prima di essere lavati, ai neonati venivano somministrate alcune gocce di argento in ciascun occhio.

1893. Il botanico svizzero Karl Von Nägeli definisce l’argento come elemento “oligodinamico” visto che anche quantitativi minimi  sono enormemente efficaci.

XX secolo. Anche i nostri nonni erano perfettamente coscienti del grande potere conservante dell’argento: siccome il frigorifero era ancora un’ idea lontana, si usava depositare una moneta d’argento sul fondo del contenitore del latte che, fungendo da batteriostatico, permetteva una conservazione molto più lunga del normale. L’efficacia dell’argento colloidale viene presa in esame da numerosi e rinomati scienziati e i risultati vengono pubblicati da importanti riviste mediche come “Lancet”, “Journal of American Medical Association” e “British Medical Journal”. Nonostante la comprovata efficacia, gli alti costi di produzione e il sempre maggiore interesse verso altri antibiotici, come la Penicillina (1928), fanno sì che l’argento colloidale venga accantonato e quasi dimenticato.

A metà secolo avviene un grande cambiamento e un’ innovazione nel campo della chimica e della tecnologia elettronica. La conseguenza è che improvvisamente l’argento colloidale diventa estremamente facile da produrre (tramite elettrolisi) e anche i costi sono contenuti; ciò rende l’argento colloidale nuovamente competitivo nell’ambito degli antibiotici e risveglia la curiosità di chi preferisce la cosiddetta “medicina alternativa” o naturale.

Negli anni 70’ finalmente viene riconosciuto anche dalla chirurgia e dalla medicina convenzionale, grazie ad uno studio che viene fatto all’Università di Washington dal Dr. Carl Moyer, il Dr. Magraf (biochimico) e numerosi altri chirurghi:  l’argento viene dichiarato estremamente vantaggioso rispetto ad altre sostanze provate su pazienti affetti da gravi ustioni. Risultò anche essere l’antisettico più sicuro da usare su ampie parti del corpo. Grazie a questa ricerca si trovarono centinaia di nuovi utilizzi medici per l’argento.

Al giorno d’oggi

Si studiano diversi tipi di cerotti e garze contenenti argento, tramite le nanotecnologie si sta cercando di creare film antibatterici di rivestimento applicabili in diversi campi ad esempio per i cateteri cardiaci, dato che l’inquinamento batterico è una delle più frequenti cause di morte. Oramai esistono perfino indumenti prodotti con filo d’argento, utili in caso di neurodermatiti ed eccessiva sudorazione. Vengono prodotti lavatrici, frigoriferi e tavolette del wc rivestiti d’argento che, in condizione di umidità, diventa letale per batteri, virus e miceti. Con lo stesso scopo batteriostatico sono diffusissimi i trattamenti idrici a base di argento, utilizzato in aeronautica spaziale, sulle navi e negli alberghi.

Negli USA l’argento  viene utilizzato durante operazioni che coinvolgono le ossa e si usa nel 70% delle cliniche per ustioni di diversa intensità.

Naturopati e chiropratici usano argento colloidale per combattere il Cryptosporidium, un protozoo che infetta l’uomo e normalmente causa diarrea e dolori addominali ma che nei soggetti immunocompromessi può avere esito letale.

Medici omeopatici, cinesi e ayurvedici utilizzano regolarmente l’argento colloidale nei loro trattamenti.

Biochimici svizzeri stanno svolgendo degli studi sulla capacità dell’argento di interrompere la replicazione cellulare del virus dell’ HIV in diversi stadi.

Già in alcune piscine si comincia a sostituire con l’argento il più comune cloro per diminuire il bruciore agli occhi e i problemi cutanei che può causare nei soggetti più sensibili.

Nelle industrie giapponesi si utilizza l’argento per eliminare dall’aria ossido cianidrico e ossido nitrico.

L’ente aerospaziale americano, NASA, dopo aver condotto delle ricerche su 23 differenti metodi di purificazione dell’acqua, ha scelto un metodo a base di argento per i suoi shuttel. In seguito, più di metà delle compagnie aeree mondiali ha scelto un sistema molto simile, basato su filtri d’argento.

Disclaimer

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